Bif&st 2017: a Bari masterclass di rilievo e premi importanti

di Alessandra Carrillo

Bif&st 2017: a Bari masterclass di rilievo e premi importanti

di Alessandra Carrillo

Bif&st 2017: a Bari masterclass di rilievo e premi importanti

di Alessandra Carrillo

Ricordi importanti del passato e premi bene auguranti per il cinema

A Bari, il Bif&st inizia in grande stile

Bari. È passato qualche giorno già dalla fine del Bif&st (del cui compianto presidente onorario Ettore Scola oggi si festeggerebbe il compleanno), ma l’aria fresca del Molo San Nicola, il rosso  del Petruzzelli e quell’orologio illuminato in teatro sopra la data della rinascita, la musica di Nino Rota che risuonava ogni sera, la città invasa dal mondo del cinema (ma anche della fotografia – con l’inaugurazione mondiale del World Press Photo e con la presenza, sul palco del Petruzzelli, del fotografo turco Burhan Ozbilici nella giornata conclusiva– e dello sport, grazie al Gran Premio di Bari delle macchine d’epoca ed alla corsa podistica ViviCittà), l’ottimo cibo dal pesce alla stracciatella e le foto di Vittorio Gassman e Dino Risi nel verde dei lunghi manifesti verdi che circondavano il teatro: difficile lasciarsi alle spalle tutto questo. Bif&st 2017

E ancor più difficile dimenticare le belle chiacchierate durante le Masterclass, negli incontri con grandi del cinema, in cui sono usciti fuori aneddoti curiosi ed emozionanti come Pupi Avanti che raccontava come Mariangela Melato fosse arrivata sul suo set per prendere il posto di un’amica ed avesse aspettato per ore sotto la pioggia in attesa di una conferma, prima di strabiliare la troupe il giorno successivo con la sua ‘verità’; o ricordi di vita di Alessandro Gassmann che raccontava il padre Vittorio ed il ceffone preso da lui per davvero durante la lezione d’inglese nel film “Di Padre in Figlio” o di quando “Affabulazione” esordiva a Pistoia a teatro e Alessandro, biondo uovo e nudo in scena, capì che non poteva fare l’ingegnere agrario. Anche Carlo ed Enrico Vanzina hanno parlato del papà Steno e del suo relazionarsi con personaggi come Sordi e Totò, del modo di recitare della commedia all’italiana che non si rifà all’Actor’s Studio ma all’osservazione, all’indossare cappelli diversi ogni volta rimanendo se stessi. E così sullo schermo sono passate immagini che hanno raccontato i tanti volti che hanno accompagnato prima la carriera di Steno e poi di Carlo ed Enrico, con uno scorrere di immagini di donne e uomini meravigliosi, divi di un tempo che catturavano lo sguardo al minimo movimento.

E tali divi sono stati raccontati anche nel documentario di Marco Spagnoli “Enrico Lucherini. Ne ho fatte di tutti i colori”, perché il press agent più famoso d’Italia e non solo, il cinema delle grandi star l’ha vissuto in prima persona, a suo modo costruendolo anch’egli grazie a qualche bella bugia per far notizia e lanciare film e attrici. “Sono pazzo del cinema, degli attori e del mondo che ho frequentato da quasi 60 anni”: una dichiarazione d’amore di un medico mancato, di un ragazzino che a 16 anni scriveva sul diario frasi di lancio per i film che vedeva, di un giovane attore che si è saputo inventare e ritagliare un ruolo fondamentale che in Italia non esisteva, il press agent – “lavoro oramai non più divertente come una volta”. Queste le parole di un Lucherini intervistato dallo stesso Spagnoli sul palcoscenico di un Petruzzelli pieno anche in occasione dell’incontro pomeridiano.

Bis&st 2017

Ebbene, il capoluogo pugliese ha risposto con grande interesse a tutti gli incontri, con lunghe file davanti al Multicinema Galleria e la folla di appassionati e curiosi al Teatro Petruzzelli, dalle MasterClass della mattina, passando per le presentazioni pomeridiane fino alle anteprime della sera.

Gli incontri si sono susseguiti anche al Circolo Barion, dove attori, registi, tecnici e produttori incontravano la stampa ed il pubblico: ha fatto clamore l’exploit di Riccardo Scamarcio (Premio Vittorio Gassman come miglior attore protagonista per Pericle il Nero di Stefano Mordini, di cui ci aveva parlato a Cannes) che ha pungolato uno scontro diretto con il pubblico di casa sua, pubblico che attendeva subito dopo una Sabrina Ferilli bellissima e pronta a ricevere il Federico Fellini Platinum Award. Numerosissimi i premi assegnati dai giurati del Bif&st 2017, selezionando tra i migliori film italiani del 2016-2017:

Claudio Giovannesi si è aggiudicato il Premio Mario Monicelli come miglior regista per Fiore; il Premio Franco Cristaldi per il miglior produttore è andato a Attilio De Razza e Pierpaolo Verga, per Indivisibili di Edoardo De Angelis, il regista napoletano che assieme a Ficarra e Picone, Nicola Guaglianone e Fabrizio Testini ha vinto il Premio Tonino Guerra per il miglior soggetto per L’ora Legale, mentre Francesca Archibugi e Paolo Virzì hanno ottenuto il Premio Luciano Vincenzoni per la migliore sceneggiatura per La pazza gioia di Paolo Virzì, film che ha fatto sì che Valeria Bruni Tedeschi ricevesse il Premio Anna Magnani come migliore attrice protagonista. Migliore attrice non protagonista invece è Barbara Ronchi, Premio Alida Valli per Fai bei sogni di Marco Bellocchio. Francesco Acquaroli ha vinto invece il Premio Alberto Sordi come miglior attore non protagonista per Sole cuore amore di Daniele Vicari. Con il film Falchi di Toni D’Angelo, Rocco Marra si aggiudica  il Premio Giuseppe Rotunno come miglior direttore della fotografia e  Marco Spoletini il Premio Roberto Perpignani per il miglior montaggio. Infine per Indivisibili di De Angelis vincono anche Enzo Avitabile il Premio Ennio Morricone per il miglior compositore e Massimo Cantini Parrini il Premio Piero Tosi per i migliori costumi, mentre  il Premio Dante Ferretti per la migliore scenografia va a Marco Dentici per Fai bei sogni di Bellocchio.

Bif&st 2017
Alessandra Carrillo con i fratelli Vanzina

E poi i meritatissimi premi annunciati negli ultimi giorni del Festival tra cui il premio Ettore Scola per la miglior regia ad Alessandro Aronadio, regista di Orecchie che avevamo intervistato al festival di Venezia e che vedrà il suo film in bianco e nero nei cinema dal 18 maggio; il premio Mariangela Melato per il cinema per la miglior attrice protagonista a Sara Serraiocco per La ragazza del mondo di Marco Danieli ed il premio Gabriele Ferzetti per il miglior attore protagonista a Luca Marinelli per Il padre d’Italia di Fabio Mollo.

Tra i premi della sezione panomrama internazionale, il premio miglior regia per Goran Paskaljević per Dev Bhoomi; il premio miglior attrice a Hera Hilmar per An Ordinary Man di Brad Silberling ed  il premio miglior attore a Leonardo Sbaraglia per El otro hermano di Adrián Caetano. Menzione speciale all’attore Andrea Carpenzano per il bel film in uscita l’11 maggio “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni, di cui si era già parlato.

Bif&st: il potere delle donne e del racconto

di Alessandra Carrillo, all rights reserved

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