And the stars above: un viaggio musicale indimenticabile

di Tommaso Fossella

And the stars above: un viaggio musicale indimenticabile

di Tommaso Fossella

And the stars above: un viaggio musicale indimenticabile

di Tommaso Fossella

È uscito lo scorso aprile, a distanza di tre anni, il secondo album di un duo di musicisti molto interessante nel panorama della musica strumentale. Si chiamano ARMONITE e il disco che abbiamo ascoltato e di cui vogliamo parlarvi è AND THE STARS ABOVE. Le loro composizioni spaziano dalla musica da cinema al rock ma ci sono anche elementi di musica classica e progressive; il tutto nasce dalla mente di uno dei due membri, il compositore Paolo Fosso che ha realizzato questo lavoro con gli arrangiamenti di Jacopo Bigi, ma al disco hanno collaborato molti musicisti. Il risultato è un disco molto ricercato nelle sonorità e probabilmente rivolto ad un pubblico molto selezionato anche se sicuramente ritroveremo le loro tracce in qualche colonna sonora di qualche film di successo, questo è quello che sicuramente noi auguriamo loro, dopo aver ascoltato la loro musica.

Ascoltando il disco si viene travolti da molte sonorità che trascinano l’ascoltatore in mondi differenti. Nonostante le sonorità siano molteplici il disco non perde mai enfasi permettendo quindi un ascolto molto fluido e piacevole. Sono presenti due brani cantati e alcuni brani completamente acustici, ma facciamocelo raccontare meglio da Paolo che abbiamo raggiunto per fargli qualche domanda.

1) Cominciamo da questo disco: And The Stars Above. La prima cosa che colpisce è sicuramente l’eterogeneità musicale. Fin dalle prime tracce le sonorità che emergono per poi scomparire nel giro di pochi attimi e ritornare a più riprese nel corso di tutto il disco sono molte. Si va da sonorità cinematografiche che ricordano immaginari fantasy, al rock strumentale e progressive, momenti di musica melodica e c’è anche la presenza di un po’ di elettronica, il tutto in ottima armonia. Come mai questa scelta?

Il sound dell’album è orientato alla colonna sonora con elementi, spero, di immediata orecchiabilità. Consumiamo chili di musica tutti i giorni, non riusciamo a restare ancorati a un genere solo. In generale, è un album rock ma con rimandi di vario genere, soprattutto alla colonna sonora. È un viaggio di 12 tracce, che parte da “The March of the Stars” ispirato al Paradiso di Dante e termina con “Ghosts”. L’album ospita anche due tracce bonus: un brano per pianoforte solo, “The Fire Dancer”, e il quartetto d’archi “A Playful Day”.

2) La musica è creata da te, Paolo Fosso, compositore, eppure ci sono molti strumenti, gli arrangiamenti sono ben studiati, il sound è grosso. Come arrivi da solo a un prodotto così completo?

Ho sempre ragionato su tastiera e violino come linee portanti, ma non mi sono dato altri vincoli di strumentazione. Quando confeziono un pezzo, lo realizzo per intero, compreso l’arrangiamento. Poi decidiamo che parti eseguire dal vivo e con chi, le stampiamo e andiamo in sala di registrazione.

Ecco perché mi piace parlare degli Armonite come di un collettivo artistico, anche se gli Armonite siamo io e Jacopo, e i pezzi li scrivo solo io.

3) Questo è il vostro secondo album, in cosa si differenzia e quali sono i tratti in comune con il lavoro precedente?

Sarà un album particolare. “The Sun is New each Day” era compatto e aggressivo… “And the Stars above” è vario, con atmosfere e generi diversi. C’è qualcosa di indie in questo nuovo lavoro che non abbiamo mai esplorato prima. Nel corso dell’album appare e scompare una flebile voce femminile, che emerge nel nostro primo e unico brano cantato, “Clouds collide”: racconta la storia di una ragazza che si perde tra i ricordi del tempo.

4) Nella vostra carriera avete incrociato luoghi e persone che sono istituzioni nel mondo della musica come l’aver registrato negli Abbey Road Studios e aver collaborato con il bassista dei Porcupine Tree Colin Edwin, cosa vi hanno lasciato queste esperienze e in che modo hanno influenzato i vostri lavori?

Lavorare con artisti di un certo calibro è sempre un’esperienza entusiasmante, che ti consente di maturare come musicista. Ma ricordiamoci anche dei tantissimi talenti poco noti che vanno ancora scoperti: noi collaboriamo soprattutto con loro.

5) Quali sono i vostri progetti per il futuro?

Ora sto lavorando a un demo di musiche per film, il mio sogno nel cassetto. Poi andremo in tour per promuovere l’album, quindi mi rimetterò a comporre per il prossimo lavoro degli Armonite. Con qualche sorpresa in più!

 

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