Al Formia Film Festival, cinema giovane e di qualità

di Aretina Bellizzi

Al Formia Film Festival, cinema giovane e di qualità

di Aretina Bellizzi

Al Formia Film Festival, cinema giovane e di qualità

di Aretina Bellizzi

L’ultima serata del Festival

Il cinema italiano è vivo e vegeto e soprattutto giovane. Se ne sono accorti tutti quanti hanno partecipato alla terza edizione del Formia Film Festival. Un’aria fresca e pulita si respirava nella perla del basso Lazio e non solo per la brezza che proviene dal mare nelle giornate calde e serene di primavera ma per la speranza che si leggeva nei volti di quanti hanno organizzato questo evento e di quanti vi hanno preso parte. Attori, registi, sceneggiatori, scenografi, compositori e produttori: Daniele Urciuolo, il direttore artistico di questo Festival, ha voluto riunire a Formia quanti il cinema lo fanno per davvero e con passione, quanti alimentano quella fabbrica dei sogni a cui tutti siamo legati. Li ha portati nella sua città e, supportato da una squadra compatta di giovani pieni di energie e vitalità, ha tentato di costruire qualcosa di bello nel proprio territorio per valorizzarlo.

Formia Film Festival

In un periodo in cui si parla tanto di promozione dei luoghi attraverso il “cineturismo”, questo Festival si segnala come un modello che certo ha bisogno ancora di essere molto migliorato ma che ha già tutte le potenzialità per crescere e diventare un punto di riferimento. Gli ostacoli certo non sono stati pochi, come ha dichiarato il direttore artistico:

“Questa è stata un’edizione che è rimasta in bilico per molti mesi ma che alla fine ha visto la luce non senza difficoltà grazie al grande impegno e alla passione di tutta la mia squadra. Organizzare un festival senza finanziamenti pubblici è impresa da super eroi e serve molta passione e anche un po’ di irrazionalità ma alla fine è questa la magia del cinema”.

Cristina Marino

Nonostante le difficoltà, Urciuolo è riuscito a portare a casa un bel Festival anche quest’anno che tutto sembrava più difficile perché le scelte sono state più coraggiose. È da apprezzare infatti la scelta di investire sui giovani volti del cinema italiano per dargli spazio e fiducia, a cominciare dalla madrina, Cristina Marino, alla sua prima esperienza di conduzione di un Festival che ha mostrato di sapersela cavare più che bene, giocando con autoironia e leggerezza:

“È stata una grandissima emozione partecipare a questa edizione del Festival di Formia. Oltre all’onore di essere stata la madrina, ho avuto la possibilità di imparare moltissimo, di premiare stimati colleghi e giovani promesse del nostro cinema, di vivere l’atmosfera magica di una manifestazione organizzata in modo perfetto. Spero nel prossimo futuro di rendere giustizia al premio ricevuto come attrice emergente, ma il vero premio è stato essere presente, vivere il Festival e la bellissima cornice di Formia”

ha dichiarato e ha poi aggiunto per noi di The Freak che si augura, facendo gavetta, mettendosi in gioco e continuando a studiare, che fare l’attrice diventi la sua professione. La giovane attrice mostra di avere le idee già molto chiare e sa che il suo punto d’arrivo, il suo obiettivo sarà poter scegliere un giorno con chi lavorare.

Formia Film Festival

L’ultima giornata del Festival è cominciata con un omaggio a Totò, per il quale sono saliti sul palco tantissimi giovani artisti coordinati da Aldo Manfredi, attore, grande estimatore e cultore di Totò. Anche Yari Gugliucci ha voluto ricordare Totò e ha poi raccontato a noi di The freak che si sente al servizio del ricordo di un così grande genio, sente il dovere di parlare di un personaggio del genere tanto più a Napoli, dove la responsabilità cresce man mano che ci si avvicina ai meandri della sua cultura e della sua città.

Nel corso della serata invece si è svolta la premiazione nel corso della quale molte sono state le sorprese. Tra le altre, la proiezione del film cortometraggio vincitore del Premio Oscar 2017 Sing di Kristof Deak. Il film è stato molto apprezzato dal pubblico in sala che è poi rimasto scosso e piacevolmente colpito dalla visione del corto vincitore Penalty di Aldo Iuliano. La giuria composta da Adelmo Togliani, Daniele Di Biasio, Robero Conforti, Lucianna De Falco e Cristina Puccinelli, ha motivato ogni premio conferito:

Premi Ufficiali

Miglior corto “Penalty” di Aldo Iuliano

Miglior attrice Anna Ferruzzo per “Maria” di Francesco Afro De Falco

Migliori costumi Gio Pagani per “Madame” di Susy Laude

Miglior scenografia Shamison Busuttil, Xuria Cristobal e Steve Grech per “The Maltese Fighter” di Arev Manoukian

Migliore fotografia Daniele Ciprì per “Penalty” di Aldo Iuliano

Miglior attore ex-aequo Malcom Ellul (“The Maltese Fighter” di Arev Manoukian) e Alessandro Parrello (“Il Lupo del Pollino” di Alessandro Parrello)

Miglior regia Paolo Mannarino per “The Rope”

Miglior sceneggiatura Christian  Oz Repici a Greta Scicchitano, Naima Vitale Cappiello e Arianna Del Grosso per “Candie Boy” di Arianna del Grosso

Miglior regista esordiente Diego Bonuccelli per “Più accecante della notte”

Miglior produzione Enrico Mastracchi Manes, Eitan Pitigliani per “Like a Butterfly” di Etan Pitigliani

Il Formia Film Festival è prodotto da Alfiere Productions, in collaborazione con Confcommercio Lazio Sud, Latina Film Commision, LUISS Creative Business Center Leading Consulting, Comune di Formia, Cineteca Nazionale, Simone Belli Academy, Fondazione Neuromed.

L’atmosfera di questo festival è quella belle delle cose vissute con passione e partecipazione; è quella dei giovani che vogliono investire nel proprio territorio, che vogliono vederlo crescere insieme a loro; è quella di chi attraverso il cinema non vuole sognare da solo ma vuole farlo insieme agli altri. Speriamo che questa sia solo la terza di una lunga serie di edizioni e che il Formia Film Festival diventi sempre più un modello e un’istituzione nel panorama italiano.

di Aretina Bellizzi, all rights reserved

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli Correlati