A mio figlio*
Quando un giorno esisterai
veramente
ti dirò che ti amo
già da lungo tempo.
Dovrai sapere
che ti ho atteso impaurendo
alle sferzate della vita.
Ti insegnerò che esistere è vivere
e che l’amore è tutto.
Imparerai ad esser quercia
fra i giunchi pieghevoli
avrai lo sguardo limpido
e non tremerai nella notte.
Le tue mani saranno forti grandi pulite.
Esisterai un giorno
e mi sarai di fronte a ripetere
che l’Amore è vita.
*La poesia è stata scritta dall’autrice circa cinquant’anni prima di questa pubblicazione su The Freak. Dedicata all'”idea” del figlio, prima ancora che questi nascesse, vale oggi come augurio di una madre e di tutta la Redazione a Pietro Maria Sabella, nel giorno del suo trentesimo compleanno.
di Rita Curcio, all rights reserved