“6 Underground”, Netflix accoglie Michael Bay

di Fabrizio Grasso

“6 Underground”, Netflix accoglie Michael Bay

di Fabrizio Grasso
6 Underground, Netflix accoglie Michael Bay

“6 Underground”, Netflix accoglie Michael Bay

di Fabrizio Grasso

Ryan Reynolds guida una squadra segreta di killer in una missione salvifica per il mondo. Azione, esplosioni ed inseguimenti nel puro stile del regista di Transformers

«E se ti dicessi cosa succede quando muori?».

Inizia con una provocazione 6 Underground, il primo film di Michael Bay per Netflix con protagonista Ryan Reynolds. Un progetto da 170 milioni di dollari, tra i più costosi di sempre per la piattaforma di streaming americana, che ha coinvolto gli sceneggiatori di Deadpool Paul Wernick e Rhett Reese. Ed è proprio al film sul supereroe più chiacchierone della Marvel che rimanda 6 Underground, con il protagonista Reynolds a fungere da voce narrante durante l’intero lungometraggio.

Il miliardario. La spia. Il sicario. L’acrobata. Il medico. L’autista. E il militare. Sei protagonisti più uno per altrettanti caratteri diversi, guidati da storie differenti, ma con un solo obiettivo: fermare i cattivi. Nessun nome, l’identificativo è un numero crescente, da Uno a Sei.

L’identità non esiste in 6 Underground, poiché i protagonisti sono tutti morti. O meglio, per gli uffici anagrafici, i familiari e il Governo. Tutti e sei sono stati dichiarati deceduti, ognuno per un motivo differente, e in seguito arruolati da Uno (Ryan Reynolds) per annientare i tiranni e i despoti di tutto il mondo, senza dover chiedere alcun permesso.

«Non possiamo salvare il mondo, ma possiamo renderlo meno merdoso». Con l’ironia che contraddistingue da anni i film di cui è protagonista, Reynolds conduce lo spettatore per il mondo alla ricerca di Rovach Alimov, il dittatore del Turgistan (stato fittizio ma dalla politica di stampo mediorientale), con l’intento di eliminarlo e consegnare alla popolazione soggiogata una democrazia pulita.

Accanto a lui ci sono Mélanie Laurent nei panni di Due, ex agente della Cia in conflitto con se stessa; Manuel Garcia-Rulfo in quelli di Tre, un sicario molto affezionato alla madre; Ben Hardy (il Roger Taylor di Bohemian Rhapsody) in quelli del fenomeno acrobata Quattro; Adria Arjona in quelli di Cinque; Dave Franco in quelli dell’autista Sei e Corey Hawkins che interpreta il militare Sette (sì, uno della squadra trova la morte in missione nelle fasi iniziali del film e viene sostituito).

Michael Bay non ha perso il suo amore per le sparatorie, gli inseguimenti e le esplosioni spettacolari che hanno reso celebri i suoi blockbuster, tra cui la saga Transformers. In 6 Underground a farne le spese sono le splendide città d’Italia. Firenze apre il film, Taranto lo chiude. Nel mezzo, anche una capatina a Siena e Firenze. A subire più danni è proprio il capoluogo toscano, e soprattutto il famoso museo degli Uffizi, vittima di sparatorie a seguito di un inseguimento a bordo di un’Alfa Romeo Giulia.

Tanta azione, effetti speciali talmente esagerati da far passare in secondo piano tutto il resto del film. E forse è meglio così, dato che la trama è piuttosto banale e lineare e i passaggi tra flashback e presente non sempre sono così azzeccati.

Gli storici dell’arte storceranno il naso di fronte allo schermo della tv o del proprio device nel vedere un’architettura non in linea con gli ambienti circostanti, dato che Taranto è stata usata per il Medio Oriente al pari degli Emirati Arabi. Difficilmente, infatti, il ponte girevole del centro pugliese si accosta ai palazzi di Abu Dhabi.

Nel compenso però 6 Underground resta un film piacevole da guardare per puro intrattenimento, senza il desiderio di impegnarsi in storie complesse. Non sarà Transformers, ma è comunque un progetto che consacra Michael Bay nella storia di Netflix. D’altronde, il suo film è stato tra i più visti del 2019 sulla piattaforma.

Cosa succede quando muori? «Diventi un fantasma, intrappolato in una terra di ombre, un mondo di sussurri. Invisibile tranne che ad altri fantasmi».

di Fabrizio Grasso, all rights reserved

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