50 e 50: quando il vicino sussurro della Morte ti fa capire quanto sia importante la Vita

di Giuseppe Ruggero Sabella

50 e 50: quando il vicino sussurro della Morte ti fa capire quanto sia importante la Vita

di Giuseppe Ruggero Sabella

50 e 50: quando il vicino sussurro della Morte ti fa capire quanto sia importante la Vita

di Giuseppe Ruggero Sabella

Diretto dal regista e sceneggiatore statunitense Jonathan Levine, già acclamato come vincitore della Audience Award Sundence Film Festival 2008 per la brillante pellicola “Fa la cosa sbagliata”, “50 e 50 – All we need is love” è la nuova, deliziosa e commovente commedia drammatica in uscita in tutte le sale il prossimo 3 marzo 2012.

Con una straordinaria ventata di naturalezza ed un velo di simpatica malinconia di sottofondo, con toni freschi e mai banali o ritriti, il film narra la storia di Adam Schwartz ( perfettamente interpretato dalla “stella del firmamento degli astri nascenti hollywoodiani”, come una volta scrisse il New York Times, Joseph Gordon-Lewitt, definitivamente consacrato sul grande schermo con la fenomenale interpretazione di Arthur ne “Inception” di Cristhoper Nolan, accanto al grande Leonardo di Caprio ), un giovane e normale ventisettenne che nel fiore della sua giovinezza conduce una vita felice e spensierata insieme alla sua bellissima fidanzata Rachel e al suo migliore amico e compagno di lavoro Kyle ( che ha qui il volto dello spassoso Seth Rogen, ricordato per la sua esilarante esuberanza comica esibita in pellicole come “Tu, io e Dupree”, “40 anni vergine”, “Strafumati” e “Molto incinta” ).

La vita del giovane Adam, apparentemente perfetta e completa, viene tuttavia sconvolta da una bruciante e terribile notizia : gli incessanti dolori alla schiena da tempo avvertiti sono infatti i sintomi di un raro tumore che viene diagnosticato al bel protagonista e che lentamente comincia a farsi strada lungo la sua spina dorsale.

La vita di Adam muta cosi radicalmente. Alle feste ed allo stile di vita frenetico e spensierato, tipico dei giovani della sua età , cominciano cosi a prendere il posto le estenuanti sedute di chemioterapia e i controlli medici presso gli ospedali, mentre Adam, inizialmente e comprensibilmente riluttante ad accettare la sua nuova realtà , comincia a poco a poco, con l’aiuto degli amici, della famiglia e della amorevole studentessa Katie che lo aiuta a superare il suo trauma psicologico, a prendere consapevolezza che la sua vita è oramai completamente mutata, e che tutto ciò che può fare è decidere di affrontare le cose con coraggio e forza, con un timido sorriso e quel giusto pizzico di follia con cui, in un 50 e 50 di probabilità di guarigione, può riuscire a vincere la sua battaglia contro il cancro.

I temi, quelli assai delicati del cancro e della morte, sono dal regista trattati con estrema semplicità  e gentilezza, senza alcuna intenzione di fare allo spettatore una morale a tutti i costi, ma facendo invece apprezzare allo stesso le piccole cose della quotidianità  e della nostra vita, quelle piccole cose che molto spesso tutti diamo per scontato, per certo e assodato, ma che invece al fine rappresentano in verità  il vero miele della vita, quelle piccole cose e sfumature che, per un Adam colpito dal tumore, diventano invece, quando la morte sta per battere alla sua porta, un’ immensità  tutta da scoprire e che può veramente fare la differenza.

Insomma, in una vita che è una vera roulette russa giocata con la Signora con la falce, non si può che andare avanti a testa alta dando importanza ad ogni singola ed apparentemente insignificante cosa.

 

 

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