Sig. Brainwash – l’arte di accontentare

di Daniele Urciuolo

Sig. Brainwash – l’arte di accontentare

di Daniele Urciuolo

Sig. Brainwash – l’arte di accontentare

di Daniele Urciuolo

Il videoclip della canzone di Fedez feat. Francesca MichielinCigno nero”, ha totalizzato 900mila visualizzazioni in meno di 48 ore?

Tratto da Sig. Brainwash – l’arte di accontentare. Molto di più di un semplice album di musica rap italiana.

Il titolo si ispira al documentario di Bansky “Exit through the gift shop”, che racconta la storia vera di un video amatore che riprese street artists al lavoro nel loro momento di esplosione creativa e, quindi, involontariamente, si è trovato tra le mani le testimonianze della nascita di un movimento artistico importante. Un giorno mr Brainwash (così si chiama il protagonista di questa storia), decide di organizzare una mostra e nel giro di un mese realizza più opere di quante ne possa creare un singolo artista in tutta la sua carriera, copiando le opere degli street artists che aveva incontrato nel suo cammino.

Quindi mr Brainwash non può essere definito un artista, eppure, guadagna un milione di dollari in un solo mese, perché in quel momento storico i collezionisti volevano street Art e lui ha semplicemente venduto quello che la gente voleva.

Sig. Brainwash – l’arte di accontentare, non è un semplice album di musica rap, Fedez, all’anagrafe Federico Lucia è un giovane talento italiano di 23 anni, io lo seguo da un po’ e ora che è supportato anche da una Major credo che sentiremo parlare di lui a lungo. Per accennare alla sua breve ma già brillante carriera, nel 2011 escono due album Penisola che non c’è (autoprodotto) e Il mio primo disco da venduto, prodotto da Tanta Roba. Il 12 dicembre del 2012 ottiene 4 nomination agli MTV Hip Hop Awards 2012: Best New Artist, Best Live, Video of the Year (con Faccio brutto) e Song of the Year (sempre con Faccio brutto) di cui è stato il vincitore (Fonte Wikipedia).

Sito ufficiale di Fedez

« Convinti ormai che il mondo non ci avrebbe mai cambiati, ci sentivamo pronti ma non lo siamo mai stati, (Ma qua la verità…) è che si scrive schiavitù ma si legge libertà! »

(da Si Scrive Schiavitù Si Legge Libertà):

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