Io, Lucio Dalla e la mia isola

di Redazione The Freak

Io, Lucio Dalla e la mia isola

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Io, Lucio Dalla e la mia isola

di Redazione The Freak

Riceviamo e pubblichiamo la storia di Daniele Coraggio, isolano che ha incontrato Lucio Dalla nel 2008 e lo ha accompagnato durante la sua permanenza sull’isola ponziana di Ventotene.

Lo “sbarco” di Lucio a Ventotene.

Era l’estate del 1979, quando per una avaria al timone di “Catarro” (la sua barca a vela), Lucio Dalla approdò – per la prima volta – sull’isola.

Era un’isola semideserta e lontana dalle orde di turisti che affollavano le vicine Capri ed Ischia. Un pò come le sue isole Tremiti, lontane e selvagge.

Mimì Pennacchio sistemò in gran fretta il timone del cantante, non volle niente in cambio, anzi invitò Lucio a cena nel suo ristorante.

L’isola gli è rimasta nel cuore, perché spesso è tornato, anche per pochi giorni.

Nel 2008 torna sull’isola a bordo della nuova barca “Brilla & Billy” (sono i suoi due cani) una navetta di 24 metri, volutamente disegnata con linee d’acqua retrò. Sulla barca, timonata dall’amico di sempre Furetto, fa installare uno studio di registrazione e alcuni brani dell’albura  “Angoli di cielo” vengono registrati al largo delle isole ponziane.
L’ho incontrato per la prima volta sul molo, nell’estate 2008. Era ospite della rassegna cinematografica cinema e blu ed io mi occupavo della accoglienza dei VIP. Ma Lucio non era VIP, era semplicemente una persona semplice. Non lo dico perché dei morti non si parla male, perché Dalla era davvero, spontaneo. Appena dopo le presentazioni di rito, mi invitò in barca per un caffè e li ho conosciuto Furetto.
In verità dovevamo girare in macchina per l’isola, per esigenze pubblicitarie ma Lucio preferiva andare a piedi e fermarsi a fare due chiacchiere con la gente, o al massimo utilizzare la mia vespa. La sera, dopo le proiezioni della rassegna, si fermava in piazzetta o passeggiava per le vie dell’isola.

Ho avuto la fortuna di passare un po’ di tempo in sua compagnia e scoprire che amava molto le auto da corsa, (aveva una Porsche Cayenne) e in sicilia era vicino di casa di Carmen Consoli e Franco Battiato. Ridendo mi disse che avrebbe potuto organizzare un evento ogni giorno. Mi raccontò della sua casa bolognese, dove c’è una stanza pensatoio con il tetto a cupola con migliaia di stelle dipinte. Lì sono nate tante poesie. Una sera riuscimmo a fare il giro dell’isola in macchina, si prestò alla “marketta”.

Durante il breve tragitto caricai il cd che mi aveva regalato e autografato…Sulle prime note di Cara, forse la sua canzone più bella, mi disse e questa qual’è? Non ho mai capito se stava scherzando o faceva sul serio….ma nel pronunciare quella frase ha avuto una espressione indescrivibile.
Il soggiorno era finito, e Brilla&Billy stavano per mollare gli ormeggi, Lucio mi invitò in barca per un ultimo caffè e mi lasciò il suo cellulare.

Spesso ci siamo sentiti, l’anno scorso era in tournée a Milano con De Gregori e il 4 marzo era in concerto agli Arcimboldi. Lo chiamai per gli auguri e mi invitò al concerto della sera. Andai con delle amiche e la sua segretaria ci portò nel foyer. sembrava uno scherzo, ma prima del concerto abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Lucio e De Gregori. L’avevo sentito durante i giorni sanremesi, il pezzo era forte e tra poco stava per partire la tournée europea. Era allegro come sempre.  Con Dalla scompare un pezzo d’Italia, per lui non vale il detto che è del Papa.

Ciao Lucio.

The Freak ringrazia fortemente Daniele Coraggio per averci raccontato questa personale e toccante testimonianza.

Ciao Lucio

Di seguito alcune foto private gentilmente concesse a The Freak da Daniele Coraggio:

 

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