Che tu sia per me il coltello. L’anima a nudo in un classico della letteratura contemporanea

di Adriana Bonomo

Che tu sia per me il coltello. L’anima a nudo in un classico della letteratura contemporanea

di Adriana Bonomo

Che tu sia per me il coltello. L’anima a nudo in un classico della letteratura contemporanea

di Adriana Bonomo

3 Aprile

Myriam,

tu non mi conosci e, quando ti scrivo, sembra anche a me di non conoscermi. A dire il vero ho cercato di non scrivere, sono già  due giorni che ci provo, ma adesso mi sono arreso.

Ti ho vista l’altro ieri al raduno del liceo. Tu non mi ha notato, stavo in disparte, forse non potevi vedermi. Qualcuno ha pronunciato il tuo nome e alcuni ragazzi ti hanno chiamata “professoressa”. Eri con un uomo alto, probabilmente tuo marito. è tutto quello che so di te, ed è forse già  troppo. Non spaventarti, non voglio incontrarti e interferire nella tua vita. Vorrei piuttosto che tu accettassi di ricevere delle lettere da me. Insomma, vorrei poterti raccontare di me (ogni tanto) scrivendo. Non che la mia vita sia così interessante (non lo è e non mi lamento), ma mi piacerebbe darti qualcosa che altrimenti non saprei a chi dare. Intendo qualcosa che non immaginavo si potesse dare a un estraneo. Inutile dire che questo non comporta obblighi da parte tua, non devi far nulla (sono quasi certo che non mi risponderai). Ma se, malgrado tutto, un giorno vorrai farmi sapere che leggi le mie lettere, troverai sulla busta il numero della casella postale che ho affittato questa mattina e che è destinata solo a te.

Se mi devo spiegare, allora è tutto inutile: non sentirti in dovere di rispondere, probabilmente mi sono sbagliato sul tuo conto. Ma sei tu quella che ho visto stringersi nelle braccia con un cauto sorriso, credo che capirai.

Yair W.

Questo l’inizio di un carteggio che vi condurrà  alla scoperta di un uomo e di una donna, della vera essenza dell’anima, dell’amore. In un’atmosfera senza tempo, né spazio, nasce il mondo privato di Yair e Myriam, un mondo senza regole, dove ogni pensiero è concesso e ogni paura è lecita. Un libro su come arrivare all’anima dell’essere umano, in una dimensione in cui è proibito proteggersi.

Scrivi, scrivi tutto quello che ti salta in mente, nella mente tua e mia. Senti il mio ventre dall’interno, e cerca in me quel punto nascosto che una volta, inconsapevolmente, hai chiamato per nome.

La scelta di raccontarsi. Le parole dell’altro come un coltello affilato che trapassa la pelle e affonda nell’anima. Un libro che insegna come amore non sia il banale sentire, ma il lasciarsi attraversare dallo sguardo dell’altro. La nudità  dell’anima innanzi allo sguardo critico dell’altro.

Una riflessione profonda e sensibile sul sentimento, immersa in uno stile sperimentale. Queste le caratteristiche che rendono Che tu sia per me il coltello una preziosa esperienza letteraria e personale.

David Grossman è indubbiamente uno dei più grandi scrittori e romanzieri del nostro secolo. Tra i suoi libri di maggior successo “ imperdibili per sensibilità  e valore letterario – vanno ricordati il suo romanzo d’esordio,Vedi alla voce: amore (1988), e i successivi: Il libro della grammatica interiore (1992), Qualcuno con cui correre (2002) e Col corpo capisco (2004)

Famoso tanto per il suo talento come scrittore, quanto per il suo impegno politico come saggista. Noto per la sua posizione moderata, Grossman ha sostenuto Israele durante la guerra israelo-libanese del 2006, ma il 10 agosto 2006, insieme agli autori Amos Oz e Abraham Yehoshua, ha fatto appello al Governo affinché trovi un accordo per un cessate il fuoco come base per negoziati che portassero a una soluzione concordata, definendo ulteriori azioni militari come “pericolose e controproducenti” ed esprimendo preoccupazione per il governo libanese. Guerra, quella del 2006, che ha coinvolto lo stesso Grossman in prima persona. Il trauma della perdita del figlio Uri, di 20 anni, ucciso al fronte, che ha drammaticamente segnato un padre e acuito la sua sensibilità  come scrittore. Senz’altro influenzato da questo trauma é l’ultimo masterpiece: A un cerbiatto somiglia il mio amore (2011).

 

Che tu sia per me il coltello

David Grossman

Editore: Mondadori
Anno: 2000
Pagine: 336
Anno: 2000

 

 

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